Danni solari: curarli ed imparare ad esporsi al sole

Ci stiamo avvicinando al solstizio d’estate e al nostro ufficiale ingresso nella stagione estiva. Ma le alte temperature e le belle giornate di sole ci fanno già sentire l’atmosfera estiva e già abbiamo voglia di mare. Ecco perché credo sia fondamentale conoscere come esporsi correttamente al sole e capire che è importante curare i danni solari.

Il sole: nemico od amico? 

Sin dall’antichità è stata riconosciuta all’esposizione solare la capacità di curare alcune malattie. Non è un caso dunque se gli antichi egizi ritenevano il sole un’ottima cura per la vitiligine e di fatto una corretta esposizione solare può aiutare in fase di stabilità o ripigmentazione della malattia e potremmo dire che su tale principio si fonda l’attuale fototerapia per la vitiligine in fase di miglioramento. Ci sono persino testi sacri indiani che parlano della vitiligine ed essa veniva curata dalla luce. Ricordiamoci però che l’esposizione al sole non è consigliabile in tutte le fasi di sviluppo della vitiligine. Una regolata esposizione solare aiuta invece nel curare psoriasi ed acne. Insomma il sole può essere nostro amico, ma è necessario imparare ad esporsi ai raggi solari nella maniera più corretta e sicura possibile, perché purtroppo il sole può facilmente diventare nostro nemico.

Quali sono i principali danni causati dal sole?

Il danno che subisce la pelle non è tanto quello subito nel corso di un’estate, quanto piuttosto il fatto che a questo danno si somma lo stress cutaneo da esposizione solare degli anni precedenti. Bisogna considerare quindi sia i danni più acuti che quelli sfumati.I principali danni solari sono sia inestetismi che malattie cutanee:

  • Fotoinvecchiamento
  • Lentigo solari
  • Melasma
  • Pelle disidratata
  • Cheratosi attiniche (lesioni precancerose o lesioni cancerose in sito in fase iniziale)
  • Carcinomi cutanei
  • Melanoma
  • Eritemi solari

 

Come dobbiamo comportarci prima, durante e dopo una prolungata esposizione solare?

Prima di esporsi al sole è necessario preparare la pelle. L’ideale sarebbe:

  • Assumere integratori almeno un mese prima con attenzione alla loro composizione
  • Effettuare una mappatura dei nei
  • Nel caso di una cute che già presenta segni di foto invecchiamento sarebbe bene procedere con applicazioni di sostanze rivitalizzanti per idratare, nutrire e migliorare la pelle

Dalla prima all’ultima esposizione solare è necessario:

  • Far uso di schermanti solari a protezione 50+, che garantiscono l’abbronzatura ma al tempo stesso meno stress cutaneoDopo l’estate ed una prolungata esposizione solare è fondamentale:
  • Effettuare un check-up dal dermatologo non solo per affrontare gli inestetismi causati dal sole, ma anche per controllare la presenza di danni solari più gravi come la presenza di macchie o nei sospetti

Quali sono le migliori terapie per fronteggiare e curare i danni solari?

L’essenziale è la visita per fare una serie di valutazioni cliniche e con strumentazione idonea in modo da consigliare ai pazienti:

  • Terapie domiciliari a base di creme e/o integratori, coadiuvate da diete e altre consulenze specialistiche
  • Un programma di terapie in studio se reputato necessario per recuperare lo stato funzionale della pelle

Tra le terapie da effettuarsi presso studio dermatologico sia prima che dopo l’estate e un’esposizione prolungata al sole ci sono:

  • Laser Fraxel
  • Laser Vascolari
  • Laser Q Switched
  • Luce Pulsata
  • Mappatura dei Nei
  • Terapia Fotodinamica
  • Radio Frequenza Non Ablativa
  • Dermoelettroporazione
  • Veicolazione Transedermica
  • Dermovalorizzatore a Ossigeno
  • Correnti Interferenziali
  • Needling
  • Peeling Chimici
  • Filler e Tossina Botulinica


Se siete interessati ad una valutazione del vostro quadro clinico e all’impostazione di una terapia contro i danni solari chiamate il 335 81 99 360 o andate a questa pagina per richiedere un appuntamento e/o valutare le vostre esigenze.



Epilazione progressiva con Laser

Molti progressi sono stati compiuti negli ultimi anni nel settore della depilazione non invasiva grazie alla realizzazione di sistemi che utilizzano l’energia laser.

La rimozione dei peli superflui ‘laser-assisted’ si basa sulla teoria della fototermolisi selettiva ovvero sulla capacità di riportare un danno termico alla melanina del bulbo pilifero dei peli superflui.

 

Prima del Trattamento Laser

Si consiglia al paziente tre giorni prima della seduta laser di radere i peli o nel caso del volto di accorciarli con le forbici.

I peli troppo lunghi assorbono tutta l’energia nella parte esterna con alto rischio di effetti collaterali, perciò per effettuare una corretta laser depilazione i peli devono essere presenti, ma non superare la lunghezza di 1 mm.

 

Applicazione Laser

Prima di iniziare il trattamento sia il paziente che il medico devono indossare occhiali protettivi specifici.

L’area da trattare viene raffreddata prima dell’applicazione laser e per altri 30 secondi dopo il trattamento.

Il paziente può avvertire durante il trattamento una lieve sensazione di bruciore.

Subito dopo il trattamento laser viene applicata una sostanza lenitiva sulla zona trattata.

 

 

Decorso Post Laser

Possono presentarsi lieve transitorie,irritazioni (reazioni eritemato-edematose perifollicolari).

Viene prescritta una crema lenitiva per i tre giorni successivi alla seduta laser e si consiglia una crema solare ad alta protezione nel caso di aree cutanee foto esposte.

 

Durata del Trattamento

Le sedute sono distanziate da un minimo di 21 giorni a circa 45 giorni secondo il paziente e la zona trattata.

Mediamente vengono effettuati 6 trattamenti per ottenere un risultato soddisfacente.



Cellulite

La cellulite o più correttamente pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEF) è estremamente diffusa e pressoché peculiare del sesso femminile (dal 90 al 98% dei casi), data la disposizione in posizione radiale dei fasci connettivali che separono i lobuli adiposi propria delle donne.

La condizione ha spesso carattere familiare e compare generalmente dopo la pubertà con aggravamenti durante la gravidanza e la menopausa.

Durante la pubertà le modificazioni del pannicolo adiposo rivelano dipendenza dei lipociti dagli ormoni sessuali e non di rado si accompagna ad altre disendocrinopatie.

Nei soggetti oltre i 45 anni la cellulite è statisticamente associata ad una ridotta tolleranza al glucosio che può sfociare in un chiaro diabete mellito dell’adulto.

La cellulite è un’affezione di carattere infiammatorio interessante principalmente il tessuto adiposo sottocutaneo e solo secondariamente il derma.

 

I distretti maggiormente interessati sono:

  • Cosce
  • Glutei
  • Ginocchia
  • Più raramente addome ed arti superiori

 

Aspetti in ordine evolutivo:

  • Colorito violaceo subcianotico, disseminato di chiazzette miliari pallide che si estendono longitudinalmente dalla regione trocanterica fino al terzo medio della coscia (la cute si presenta opaca, arida e ipotermica)
  • L’aspetto a buccia d’arancia, dato da chiazze rilevate, punteggiate di piccoli tappi cornei emergenti da osti follicolari dilatati
  • Depressioni a cratere sulla superficie cutanea dovute a fenomeni di trazione che conferiscono l’aspetto ondulato di cute a materasso
  • Colorito grigiastro, alla palpazione si apprezzano noduli tondeggianti di consistenza fibrosa, frequentemente palpazione dolorosa e in stati avanzati parestesie, senso di pesantezza agli arti inferiori e crampi
  • Nelle aree affette è possibile riscontare teleangecatsie, microvarici, petecchie, ecchimosi spontanee.

 

Adiposità Localizzate

Quasi sempre associata alla cellulite, l’adiposità localizzata se ne differenzia per l’assenza di alterazioni vascolari e del processo edemato-fibro-sclerotico.

Si localizza prevalentemente in corrispondenza di:

  • Addome
  • Faccia anteromediale delle cosce
  • Parte mediale delle ginocchia
  • All’esame obiettivo non si riscontrano i segni tipici della cellulite quali la “pastosità cutanea”, l’ipotermia, la palpazione di noduli profondi.

 

Protocollo Terapeutico Globale per Prevenire e TrattareCellulite e Adiposità Localizzate

Le due affezioni sebbene differenti spesso coesistono.

 

Gli scopi di una terapia mirata a risolvere la cellulite e le adiposità localizzate in ogni loro aspetto patogenetico sono:

 

  • Ridurre l’edema tissutale e gli accumuli adiposi localizzati
  • Migliorare il microcircolo soprattutto con riferimento ai capillari venosi ed alle terminazioni linfatiche
  • Impedire la fibrosclerosi (nella cellulite)

 

Iprodotti topici, a prescindere dalle sostanze adoperate, difficilmente riescono a raggiungere il tessuto adiposo, in quanto prima di arrivare in profondità vengono allontanati attraverso i vasi linfatici.

Recenti acquisizioni cliniche evidenziano la necessità di un approccio globalenella prevenzione e nel trattamento della cellulitee delle adiposità localizzate.

 

L’inquadramento diagnostico prevede:

  • Anamnesi
  • Esame obiettivo (ispezione superficiale profonda)
  • Rilievo impedenzometrico non invasivo per rilevare la composizione corporea e lo stato di idratazione dell’organismo (dati nutrizionali possono essere utilizzati ed integrati con il software di Terapia Alimentare)
  • Videocapilllaroscopia a sonda ottica per una valutazione del danno micro circolatorio
  • Protocollo dietoterapeutico che si prefigge una modificazione del costume alimentare, il recupero dello stato nutrizionale, il potenziamento dell’azione drenante e lipolitica.

 

In campo dermocosmetologico sono possibili sulla base delle caratteristiche nutrizionali del soggetto ed in base alla patologia presente i seguenti schemi dietoterapeutici:

  • Sofferenza edemato-linfatica
  • Dieta antiaging
  • Dieta antistress
  • Pannicolopatia distr. (cellulite 1° stadio)
  • Pannicolopatia distr. (cellulite 2° stadio)
  • Sofferenza linfatica
  • Dieta rivitalizzante

L’intervento terapeutico si compone di diversi trattamenti, variamente associati e personalizzati sulla patologia del paziente.

 

Le metodologie utilizzate sono:

 

Adipoclasia a risoluzione controllata

Correnti diadinamiche interferenziali

Mesoterapia

Linfodrenaggio elettronico sequenziale computerizzato

 

Adipoclasia a risoluzione controllata

Questa metodica combina l’azione di tre metodiche:

  • Ultrasuoni a testina singola
  • Ultrasuoni a testina multipla
  • Lonoforesi combinata a ultrasuoni singoli e multipli

Nella cellulite e nelle adiposità localizzate è sempre importante effettuare un trattamento preliminare ad ultrasuoni con veicolazione gel ad attività microvascolo-cinetica per il conseguimento di una irrorazione micro circolatoria ottimale e per una migliore veicolazione trans epidermica di principi attivi.

 

Mesoterapia

La mesoterapia è un trattamento farmacologico distrettuale che si prefigge risultati iniettando localmente piccole dosi di farmaci.

Trattamento

La mesoterapia prevede l’iniezione multipla o singola, nella zona da trattare, di sostanze che potrebbero svolgere azione catabolica sul pannicolo adiposo.

Decorso post-trattamento

Come effetti collaterali si ricorda la possibile rottura di piccoli vasi (ematomi) e il rarissimo pericolo di infezione.

Durata del trattamento

Ogni trattamento dura circa 10/15 minuti.

Il trattamento viene ripetuto per 6-12 volte, una volta a settimana.

 

Linfodrenaggio Elettronico Sequenziale Computerizzato (LESC)

L’efficacia dei processi biochimici cellulari dipende dalla velocità e dalla regolarità con cui la corrente linfatica irriga le cellule ed è perciò fondamentale per la buona salute dell’organismo umano che il sistema linfatico risulti integro.

È in questa situazione che assume grande importanza la terapia drenante effettuata con LESC che consente di arricchire i tessuti di sostanza nutritiva, rendendo più facile la rigenerazione cellulare e consentendo, talvolta, il ripristino di vasi arteriosi, venosi e linfatici divenuti inattivi, giacché il sistema linfatico non dispone, come il sistema sanguigno, di una pompa che regola e mantiene stabile la circolazione della linfa.

Il LESC, specie se affiancato ad un appropriato regime alimentare, trova un largo impiego nei vari tipi di:

  • Edemi (linfedema post-mastectomia, edema degli arti)
  • Ulcere da stasi venosa
  • Stasi linfatiche localizzate (cellulite, adiposità localizzate, gambe gonfie)

Il LESC agisce in modo armonioso e indoloresul paziente, operando non solamente sui tessuti connettivi o su quelli linfatici ricchi d’acqua, ma anche, con un’azione in profondità, su tutti gli altri tessuti.

Si ottiene così un drenaggio delle score metaboliche accumulate, la cui presenza può determinare un’acidificazione dell’ambiente cellulare con conseguenze quali acidosi, dolori, sclerosi, eccetera.



Attualmente, oltre alle terapie mediche, vengono utilizzati i peeling chimici per il trattamento delle rughe, degli esiti cicatriziali (ad esempio da acne), delle macchie scure e delle altre lesioni legate all’invecchiamento cutaneo.

 

Peeling con Acido Glicolico

Si consiglia per il fotoinvecchiamento del volto. L’obiettivo è quello di ottenere una leggera esfoliazione per rendere la superficie cutanea più liscia in assenza di effetti collaterali.

 

Prima del Trattamento
È consigliabile effettuare una preparazione del paziente almeno 2 settimane prima del peeling chimico. Può essere ottenuta attraverso l’applicazione di creme con acido retinoico, alfa-idrossiacidi o schiarenti cutanei secondo il tipo di pelle e il problema che deve essere affrontato.

 

Applicazione Acido Glicolico

Al momento del trattamento viene effettuato lo sgrassamento della pelle con alcool e acetone per avere una più profonda ed omogenea penetrazione dell’agente esfoliante.

L’applicazione dell’acido è eseguita con apposito pennello.

Dopo che l’acido è stato applicato sull’intera superficie da trattare è opportuno controllare il paziente per individuare la comparsa dell’eritema e di un eventuale frosting puntiforme.

In quest’ultimo caso è necessario intervenire a neutralizzare immediatamente con una soluzione a pH alcalino l’acido sulla cute.

 

Decorso Post Trattamento

Se il paziente non presenta segni di irritazione è sufficiente dopo il peeling astenersi dall’applicazione domiciliare di crema con alfa-idrossiacidi per 2-3 giorni.

Se invece è presente un significativo eritema si consiglia l’applicazione di una crema lenitiva per 2-3 giorni.

 

Durata del Trattamento
Si consiglia, in base al quadro clinico, di effettuare una seduta ogni 15-30 giorni nel periodo autunno – inverno.

 

Peeling con Acido Piruvico

Buoni risultati sono stati ottenuti nel trattamento dell’acne in fase attiva grazie all’azione seboregolatrici ed antimicrobica dell’acido piruvico.

Nel photoaging permette di restituire luminosità al volto e grazie alla sua azione schiarente di omogeneizzare la pigmentazione cutanea.

È inoltre in grado di stimolare la sintesi di fibre collagene ed elastiche a livello dermico migliorando pertanto la texture cutanea.

 

Prima del Trattamento

È consigliabile effettuare una preparazione del paziente circa 2 settimane prima del peeling chimico. Può essere ottenuta attraverso l’applicazione di creme a base di acido retinoico o alfa-idrossiacidi o di acido piruvico stesso.

 

Applicazione Acido Piruvico

Al momento del trattamento viene effettuato lo sgrassamento della pelle con alcool e acetone per rimuovere il film idro-lipidico e consentire una più profonda ed omogenea penetrazione dell’agente esfoliante.

L’applicazione dell’acido piruvico, in concentrazioni variabili tra il 40% e il 50%, può essere effettuata con un spatolina.

Dopo che l’acido è stato applicato sull’intera superficie da trattare è opportuno controllare il paziente per individuare la comparsa di un intenso ma fugace eritema o talvolta di un “frost” (sbiancamento della zona) che indica l’avvenuta epidermolisi.

Durante l’applicazione dell’acido i pazienti possono lamentare una sensazione di bruciore, anche intenso, che scompare rapidamente.

L’acido piruvico viene neutralizzato con una soluzione di bicarbonato di sodio, seguito dall’applicazione di una crema lenitiva ed idratante.

Durata del Trattamento

Si consiglia, in base al quadro clinico, di effettuare una seduta ogni 15-30 giorni nel periodo autunno-inverno.

 

Peeling con Acido Salicilico
Si utilizzi sia per gli esiti cicatriziali dell’acne che per il foto invecchiamento del volto.

Si utilizzano concentrazioni intorno al 25%.

 

 

Applicazione Acido Salicilico

Solo dopo una profonda pulizia del viso, s’inizia ad applicare l’acido salicilico con un pennello morbido.

Dopo circa un minuto il paziente avverte un lieve bruciore, segnale dell’azione dell’acido salicilico. L’azione è autolimitativa: dopo l’evaporazione della soluzione veicolante (l’alcool), l’azione si blocca e l’acido salicilico non può più penetrare nelle cute.

Per questo motivo non sussiste il pericolo che la pelle possa essere danneggiata da un’azione troppo lunga dell’acido salicilico.

Il tempo di evaporazione è di circa 5 minuti.

Dopo l’evaporazione è visibile uno strato bianco costituito dai cristalli puri d’acido salicilico.

Tolto questo strato, viene applicata una crema idratante.

Decorso Post Trattamento
Nei giorni seguenti si verifica un leggera esfoliazione della pelle.

È necessario applicare una crema idratante ed uno schermo solare.

Durata del Trattamento
Si consiglia, in base al quadro clinico, di effettuare una seduta ogni 15-30 giorni nel periodo autunno-inverno.

 

Peeling alla Resorcina

È consigliato per il trattamento degli esiti cicatriziali e per le rughe.

Il resorcinolo agisce come potente riducente, in grado di rompere i deboli legami a idrogeno della cheratina. Tale sostanza è impiegata in pasta in concentrazioni dal 10% al 30%.

 

 

Applicazione Resorcina

La pasta viene applicata sulla zona da trattare generalmente con una spatola e lasciata per un tempo variabile da 60 a 120 minuti.

Decorso Post Trattamento
In genere nell’arco di una settimana si assiste ad una esfoliazione dell’area trattata. Il post peeling care prevede l’utilizzo di creme antibiotiche e lenitive per circa 1 settimana e l’assoluta e totale protezione dalla radiazione ultravioletta per almeno un mese.

È un peeling che presenta scarsi rischi di effetti collaterali, in massima parte rappresentati da iperpigmentazioni transitorie.

Durata del Trattamento

Si consiglia, in base al quadro clinico, di effettuare una seduta ogni 60 giorni circa nel periodo autunno-inverno.

 

Peeling con Acido Tricloracetico

È quello più utilizzato per trattare esiti cicatriziali e rughe.

Può essere utilizzato in concentrazioni diverse, dal 10% al 50% e provoca perciò effetti di diversa profondità.

Si tratta di un peeling facilmente controllabile e prevedibile.

Prima del Trattamento

Il paziente deve effettuare una preparazione della cute almeno 2 settimane prima del peeling chimico attraverso l’applicazione di creme all’acido retinoico.

 

Applicazione Acido Tricloracetico

Al momento della seduta si procede allo sgrassamento dell’area da trattare mediante alcool o acetone.  L’acido viene poi applicato con un cotton-fioc o con un pennello.

Si effettua una prima applicazione, poi si attende per qualche secondo per consentire la penetrazione della sostanza e infine si procede con un’altra applicazione fino alla comparsa del frosting che indica come l’acido abbia prodotto i suoi effetti fino al derma papillare.

Il processo deve essere a questo punto interrotto spruzzando acqua a temperatura ambiente sulla superficie trattata.
Il paziente avverte dolore durante il trattamento.

L’immediato trattamento post operativo prevede l’applicazione di creme antibiotiche ed eventualmente una copertura con dressing idrogel.

Decorso Post Trattamento

I pazienti devono aspettarsi una serie di effetti collaterali che comprendono:

Sensazione di pelle che tira

Iperpigmentazione accentuata transitoria

 

Esfoliazione

Il rischio di cicatrici sembra essere più frequente solo per concentrazioni superiori al 40%

Nei giorni successivi il paziente dovrà evitare l’utilizzo di saponi ed inoltre si consiglia l’applicazione di una crema antibiotica 2 volte al giorno per 7 giorni e l’utilizzo di uno schermo solare assoluto e totale per almeno 4 mesi.

Durata del Trattamento

Il trattamento dura 10 minuti ed è in genere un tempo sopportabile per la maggior parte dei pazienti.

Si consiglia, in base al quadro clinico, di effettuare una seduta ogni 60 giorni circa nel periodo autunno-inverno.

 

Peeling con Acido Salicilico 25% + Acido Tricloracetico al 10%

Può essere utilizzato per trattare le macchie scure della pelle come ad esempio cloasma e lentigo solari.

 

Applicazione Acido Salicilico al 25% + Acido Tricloracetico al 10%

Dopo una profonda pulizia del viso si applica l’acido salicilico al 25% con un pennello morbido. Una volta esaurita l’azione dell’acido salicilico, si effettua l’applicazione dell’acido tricloracetico al 10%.  Il peeling è poco doloroso.

L’immediato trattamento post operativo prevede l’applicazione di creme antibiotiche ed eventualmente una copertura con dressing idrogel.

 

Decorso Post Trattamento

I pazienti devono aspettarsi una serie di effetti collaterali che comprendono:

Sensazione di pelle che tira

Iperpigmentazione accentuata

Lieve esfoliazione

 

Durata del Trattamento

Il trattamento dura 20 minuti ed è sopportabile per la maggior parte dei pazienti.



I sistemi di luce pulsata ad alta intensità (Intense Pulsed Light – IPL) emettono in un ampio spettro con lunghezze d’onda comprese tra 500 e 1200 nm. Con l’aiuto di filtri idonei (cosiddetti “cut-off”), che escludono le lunghezze d’onda inappropriate, è possibile colpire con una certa selettività cromofori cutanei importanti come l’emoglobina e la melanina.
Attualmente la IPL nella pratica clinica viene utilizzata per correggere i segni del photoaging (fotoinvecchiamento) sia da un punto di vista cromatico come, le lesioni vascolari, le lesioni pigmentate superficiali, sia da un punto di vista strutturale dell’epidermide. Diversi autori hanno riscontrato come la metodica sia in grado di generare un aumento discreto di circa il 20% di collagene di tipo I, di tipo III e di elastina.
La IPL viene utilizzata inoltre per trattare le rughe sottili e per i peli superflui.
Le ultime generazioni di IPL consentono trattamenti indolore per il paziente grazie alla sinergia tra raffreddamento ad acqua ed utilizzo delle celle di Peltier che abbassano la temperatura dell’area trattata fino a 10°C.
Applicazione IPL
Inizialmente si esegue un test, limitato nell’estensione e con parametri operativi di sicurezza. Sulla cute sottoposta a trattamento viene applicato un gel protettivo, sia il paziente che l’operatore devono indossare adeguata protezione oculare.
Decorso Post IPL
Reazioni specifiche post-trattamento che ne documentano l’efficacia sono rappresentate da:
– Iperpigmentazione paradossa delle macchie
– Piccole lesioni purpuriche lineari in corrispondenza del decorso dei capillari.
– Eritema della durata di 2-7 giorni.
– Edema lieve della zona trattata per 1-2 giorni.
– Possibili piccole crosticine con risoluzione completa entro 10 giorni.
Viene prescritta una crema lenitiva per i tre giorni successivi alla seduta IPL e si consiglia una crema solare ad alta protezione nel caso di aree cutanee foto esposte.
Durata del trattamento
In relazione al quadro clinico da affrontare il trattamento di solito si articola su un numero di circa 2-5 sedute, intervallate da circa un mese di distanza l’una dall’altra.



Molti studi hanno confermato l’efficacia del laser nel trattamento delle lesioni pigmentate epidermiche come ad esempio le lentiggini solare (localizzate sulle aree maggiormente fotoesposte, in particolare sul dorso delle mani e sul volto, si manifestano dopo i 40-50 anni e aumentano di numero e dimensione con l’avanzare dell’età), delle efelidi (determinate geneticamente, già presenti nei primi anni di vita, la cui intensità di colore dipende dal grado di esposizione solare) e dei tatuaggi.

 

Applicazione Laser

È necessario prima della seduta laser che sia il paziente che il medico indossino occhiali protettivi specifici.

Inizialmente si esegue un raffreddamento delle parti, quindi vengono trattate le aree interessate.

 

Decorso Post Laser

Nei giorni seguenti al trattamento è possibile si presenti un eritema di grado lieve/medio e una desquamazione di media entità. Entrambi regrediscono in qualche giorno.

Solitamente non si verificano casi di iperpigmentazione post-infiammatoria.

La cute dopo la seduta terapeutica viene trattata con creme lenitive e a base di inibitori della sintesi di melanina. Si consiglia poi di applicare una crema solare ad alta protezione nel caso di aree cutanee foto esposte.

 

Durata del Trattamento

Generalmente i risultati sono buoni già dopo un solo trattamento, in alcuni casi è necessario effettuare una seduta dopo 4 settimane.

Per i tatuaggi il numero di sedute dipende dalle caratteristiche del tatuaggio.



Questo laser utilizza una tecnologia frazionale brevettata che agisce sulla pelle danneggiata con microscopici raggi laser che penetrano nella pelle in profondità. Il laser tratta solo una frazione di tessuto alla volta, lasciando intatto il tessuto circostante, in modo da favorire una rapida guarigione. In questo modo si stimola il naturale processo di guarigione del proprio corpo, sostituendo le cellule vecchie e danneggiate con una pelle fresca, luminosa e sana.

I risultati sono immediati e progressivi allo stesso tempo. Subito dopo il trattamento, la superficie della pelle sarà più morbida e liscia, apparirà più luminosa e avrà un colorito più uniforme.

Nel periodo dai 3 ai 6 mesi successivi, si osserverà un ulteriore miglioramento man mano che gli strati più profondi della pelle continuano a produrre nuovo collagene. La durata dei risultati, solitamente di lunga durata, dipende dal proprio stile di vita, dall’età, dalle condizioni della pelle e della cura della pelle.

Indicazioni cliniche

• Cicatrici d’acne

• Resurfacing della pelle del volto, collo, decolleté e delle mani

• Melasma

• Foto-danneggiamento in qualsiasi area del corpo

• Rughe periorbitali

• Cicatrici chirugiche

Si tratta di una metodica ottimamente tollerabile con l’utilizzo di anestetici topici ed il raffreddamento cutaneo ad aria

 

Decorso Post Laser

A seconda del livello del trattamento, dopo la procedura può verificarsi arrossamento o gonfiore che tuttavia diminuisce già il giorno successivo o nel corso dei giorni seguenti. La pelle acquisirà un’abbronzatura naturale nel giro di una o due settimane. Proseguendo con le sessioni di trattamento, l’effetto abbronzatura si ripeterà dopo ogni seduta. Proprio come accade dopo un eritema solare, la pelle tenderà a squamarsi ed esfoliarsi normalmente, mostrando alla vista e al tatto una pelle più fresca, luminosa e liscia. L’abbronzatura è un risultato previsto dopo il trattamento, è il risultato del tessuto microscopico necrotico che si stacca dalla superficie della pelle.

 

Durata del Trattamento

Durata approssimativa di un trattamento:

• Full face: 20 minuti

• Collo, decolleté e mani: 10 minuti ciascuno

 

I risultati desiderati si ottengono normalmente in più trattamenti.

Ciclo tipico 2-4 trattamenti a distanza di 2-4 settimane.

Leggi anche l’articolo sul ringiovanimento viso: Laser fraxel



Cicatrici e smagliature si distinguono:

  • Cicatrici ipertrofiche: lesioni più o meno rilevate, spesso di aspetto cordoni forme, di consistenza duro elastica, di colorito roseo che riproducono grossolanamente la forma della lesione originaria. La sintomatologia è blanda (lieve prurito) o assente.
  • Cheloidi: dall’aspetto polimorfo, al tatto sono lignei e fibrosi, la superficie cutanea può non variare nel colore (normocromatica), ma più spesso presenta eritemi violacei o pigmentazioni. È una lesione spesso dolente o molto pruriginosa.
  • Smagliature: appaiono come depressioni atrofiche lineari della cute, di numero variabile, parallele tra loro, separate d tratti di cute sana.

 

In genere insorgono:

  • Nel periodo puberale (10-35% dei soggetti)   
  • In gravidanza (oltre il 50% delle donne)   
  • In misura maggiore nelle donne   
  • In misura maggiore nella popolazione caucasica

 

Ne favoriscono l’insorgere:   

  • Obesità   
  • Denutrizione   
  • Malattie metaboliche e corticosurrenali che (sindorme di Cushing, etc)   
  • Corticoterapia sistemica e/o topica prolungata   
  • Distensione meccanica causata da esercizio muscolare o trauma rapido e improvviso   
  • Malattie infettive quali endocardite, scarlattina, influenza, herpes zoster, etc. (nel caso di smagliature a localizzazione toracica o lombare)

 

Caratteristiche:   

  • Inizialmente di colore rosa pallido o rosso violaceo   
  • In seguito di colore bianco madreperlaceo   
  • La superficie appare depressa e finemente pieghettata, con alopecia parziale o completa   
  • La larghezza varia da qualche mm e 1-2 cm   
  • La lunghezza raggiunge anche i 15-20 cm

 

Nel sesso femminile sono colpite con maggiore frequenza:   

  • Addome   
  • Fianchi   
  • Cosce

 

Nel sesso maschile è colpita maggiormente la regione lombosacrale con tipica disposizione orizzontale delle lesioni. Insorgono in genere bilateralmente.

Per ottenere i migliori risultati si devono abbinare più metodiche sulla base del tipo e della gravità delle lesioni.

 

I trattamenti più utili sono:   

  • Microdermoabrasione   
  • Azione Vacuum (Generatore di correnti Interferenziali-Ic-Dinamiche e un sistema pneumatico ad aria)   
  • Needling   
  • Radiofrequenza frazionata

 

 

Microdermoabrasione

 

Solitamente si riscontra un miglioramento dell’aspetto clinico delle smagliature e degli esiti cicatriziali, evidenziabile seduta dopo seduta.

 

Trattamento:

Inizialmente si esegue un raffreddamento delle parti da trattare.

Viene poi praticata una lieve microdermoabrasionedelle aree interessate.

 

Decorso Post-Trattamento:

La cute dopo la seduta è trattata con creme lenitive e a base di inibitori della sintesi di melanina. Solitamente non si verificano casi di iperpigmentazione post-infiammatoria.

Alla fine del trattamento la cute appare più levigata ed omogenea; il contrasto di colore tra cute affetta e cute san risulta meno evidente.

Gli effetti collateraliriportati sono generalmente minimi: nei giorni seguenti al trattamento è possibile un eritema di grado lieve/medio e una desquamazione di modesta entità che regrediscono in qualche giorno.

 

Durata del Trattamento:

Mediamente è necessario un protocollo terapeutico di 5 trattamenti.

L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 2 a 3 settimane.

 

Azione Vacuum

(Generatore di correnti Interferenziali-Ic-Dinamiche e un sistema pneumatico ad aria)

Lo strumento utilizzato consente, mediante appositi manipoli, sulla area cutanea da trattare una azione premente esercitando così un massaggio cutaneo superficiale per una tonificazione cutanea e mediante una azione vacuum di aspirazione continua la rottura di tralci fibrosi presenti ad esempio negli esiti cicatriziali cutanei.

 

Decorso Post Trattamento

La cute dopo la seduta è trattata con creme lenitive.

Nei giorni seguenti al trattamento è possibile un eritema di grado lieve/medio che regredisce in qualche giorno.

 

Durata del Trattamento

Mediamente è necessario un protocollo terapeutico di 5 trattamenti.

L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 2 a 3 settimane.

 

Needling

Il needling rappresenta una tecnica di recente introduzione, originale ed innovativa; consiste in uno speciale dispositivo medico dotato di sottili aghi di acciaio chirurgico fissati su un rullo o due rulli, mediante il quale possiamo ottenere numerose microscopiche soluzioni di continuo a livello del tegumento. Il modesto sanguinamento e il microtrauma indotti dagli aghi favoriscono la liberazione nella pelle di fattori della coagulazione, citochine proinfiammatorie inducenti una reazione di richiamo cellulare, di riparazione e di neoformazione di collagene.

 

Trattamento

I pazienti sono stati sottoposti al seguente protocollo: applicazione per almeno 30 minuti di una crema ad attività anestetica (Lidocaina 20%  Prilocaina 5%  Tetracaina 5% in olio di jojoba e cera d’api) in modalità occlusiva sulla zona da trattare prima di iniziare il trattamento. Sono stati poi effettuati 5 passaggi su tutte le zone in tutte le direzioni.

 

Decorso Post Trattamento

La cute dopo la seduta è trattata con creme lenitive e a base di inibitori della sintesi di melanina.Nei giorni seguenti al trattamento è possibile un eritema di grado lieve/medio e piccole croste che regrediscono in qualche giorno.

 

Durata del Trattamento

Mediamente è necessario un protocollo terapeutico di 5 trattamenti.

L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 2 a 3 settimane.

 

Radiofrequenza frazionata

Il sistema a radiofrequenza non ablativa è una metodica non chirurgica capace di rimodellare la nostra pelle efficacemente e in modo non invasivo.

 

Trattamento

Questo dispositivo utilizza un sofisticato manipolo, che rilascia una quantità controllata di energia. L’energia, sotto forma di calore, scalda uniformemente il tessuto degli strati più profondi della pelle, senza causare danneggiamenti agli strati più superficiali della cute. Questa profonda ed uniforme azione di riscaldamento provoca l’immediata contrazione delle fibre collagene, stimola la neosintesi di collagene di tipo 1, determina una attivazione del microcircolo con miglioramento degli scambi cellulari, con conseguente rimodellamento dell’area cutanea e un miglioramento della texture cutanea; la pelle appare maggiormente idratata, trofica e di colorito naturale.

 

Decorso Post Trattamento

La cute dopo la seduta è trattata con creme lenitive.

Possibile un eritema di grado lieve che regredisce in poche ore.

 

Durata del Trattamento

Mediamente è necessario un protocollo terapeutico di 5 trattamenti.

L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 2 a 3 settimane.



Il needling rappresenta una tecnica di recente introduzione, originale ed innovativa.

Consiste in uno speciale dispositivo medico dotato di sottili aghi di acciaio chirurgico fissati su un rullo, mediante il quale possiamo ottenere numerose microscopiche soluzioni di continuo a livello del tegumento. Il modesto sanguinamento e il microtrauma indotti dagli aghi favoriscono la liberazione nella pelle di fattori della coagulazione, citochine proinfiammatorie inducenti una reazione di richiamo cellulare, di riparazione e di neoformazione di collagene.

La metodica del needling viene normalmente utilizzata per il trattamento degli esiti cicatriziali dell’acne, per le smagliature e per i segni del fotoinvecchiamento cutaneo.

 

Trattamento

I pazienti vengono sottoposti al seguente protocollo:

applicazione per almeno 30 minuti di una crema ad attività anestetica (Lidocaina 20% Prilocaina 5% Tetracaina 5% in olio di jojoba e cera d’api) in modalità occlusiva sulla zona da trattare prima di iniziare il trattamento.

Poi vengono effettuati 5 passaggi su tutte le zone in tutte le direzioni.

 

Decorso Post Trattamento

La cute dopo la seduta è trattata con creme lenitive e a base di inibitori della sintesi di melanina.

Nei giorni seguenti al trattamento è possibile un eritema di grado lieve/medio e piccole croste che regrediscono in qualche giorno.

 

Durata del Trattamento

Mediamente è necessario un protocollo terapeutico di 5 trattamenti.

L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 2 a 3 settimane.



La terapia fotodinamica cutanea (PDT) si sta dimostrando una terapia molto efficace nel trattamento di tumori cutanei primitivi e secondari non-melanoma, in certe lesioni precancerose, acne , verruche volgari e piane, per il foto ringiovanimento e recentemente per l’epilazione progressiva.

La terapia fotodinamica utilizza una sostanza fotosensibilizzante e una sorgente luminosa allo scopo di indurre l’apoptosi selettiva delle cellule tumorali o comunque atipiche.

Sulla base della patologia da trattare le alternative al trattamento con PDT possono essere la chirurgia, l’uso dei chemioterapici, la radioterapia o la distruzione della lesione con la crioterapia, LASER-terapia, diatermocoagulazione e nel caso dell’acne l’utilizzo di retinoidi.

Queste metodiche sono considerate più invasive della PDT.

In conclusione la terapia fotodinamica presenta una serie di benefici:

  • non è invasiva
  • ben tollerata dai pazienti
  • non necessita l’uso di anestetici
  • il danno tissutale è selettivo
  • assenza di tossicità sistemica
  • può essere ripetuta senza che si verifichi alcuna perdita di efficacia
  • può essere associata ad altra procedure terapeutiche
  • consegue risultati estetici da buoni ad eccellenti

 

La terapia fotodinamica è inoltra indicata per pazienti:

  • portatori di pacemaker
  • che rifiutano l’intervento chirurgico nel caso di lesioni tumoral
  • iin terapia anticoagulante
  • che presentino reazioni avverse agli anestetici
  • con lesioni localizzate al volto o al collo ed in sedi esteticamente importantic
  • on lesioni multiple

 

Svolgimento Terapia Fotodinamica

La sostanza sensibilizzante viene applicata in occlusiva per circa 1-3 ore sulla lesione cutanea da trattare (il tempo di applicazione è in relazione la danneggiamento dell’epidermide, alla profondità ed allo spessore della lesione stessa).

La cute sana circostante la lesione, essendo ricoperta da uno strato corneo normale, è impermeabile alla sostanza fotosensibilizzzante applicata.

Successivamente la lesione cutanea viene irradiata (la fotosensibilizzazione è limitata alla lesione da trattare).

 

Decorso Post Terapia Fotodinamica

Prima che il paziente sia dimesso vengono impartite le istruzioni per la medicazione da eseguirsi a domicilio.

Durante e/o dopo il trattamento alcuni pazienti possono presentare dolore, bruciore o prurito nelle aree irradiate, particolarmente nelle lesioni del volto.

Possono comunemente presentarsi croste nelle aree trattate che tuttavia scompaiono in pochi giorni.

 

Durata Terapia Fotodinamica

Il trattamento può essere ripetuto più volte, secondo il risultato ottenuto e il giudizio del dermatologo.


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