Il sito ufficiale del dottor Claudio Comacchi, Dermatologo, Tricologo.

Acne

L’acne è una malattia del follicolo pilosebaceo che inizia con una cheratinizzazione anomala della porzione più bassa dell’infundibolo (infrainfundibulo), con accumulo di materiale sebaceo e cheratinico e conseguente dilatazione del follicolo stesso (comedone), che secondariamente va incontro a flogosi. Esito non obbligatorio è la cicatrice che può essere atrofica o cheloidea. L’acne ha un’incidenza del 70-90% fra i giovani ed è presente anche nella popolazione adulta, in particolare quella femminile. L’acne è causa di importanti ripercussioni psicologico-sociali, basso livello di autostima e una ricaduta negativa sulla qualità di vita similmente ai pazienti asmatici ed epilettici.

 

Eziopatogenesi

L’acne polimorfa ha una eziologia multifattoriale:

 

Terapia dell’acne

Lo scopo della terapia topica e/o sistemica nell’acne è quello di intervenire sui supposti meccanismi patogenetici della malattia, cioè sulla secrezione sebacea, sull’anomala cheratinizzazione del follicolo, sui microrganismi. Oggi per la cura dell’acne abbiamo la possibilità di scegliere un numero considerevole di farmaci topici o sistemici; l’approccio terapeutico non può comunque prescindere da un’attenta valutazione del paziente e dal tenere presente alcune considerazioni:

 

Terapia fotodinamica cutanea (TFDc) e acne

L’uso della TFDc nell’acne risale al 2003.

Il meccanismo di azione della TFDc nell’acne sembra legato a più fattori:

 

Il protocollo terapeutico prevede un trattamento ogni due settimane circa; in relazione alle zone cutanee trattate e al quadro clinico iniziale si eseguono solitamente da 4 a 6 sedute. I risultati dimostrano una sensibile riduzione delle lesioni acneiche già dopo la prima seduta (spegnimento della componente infiammatoria e una riduzione dei comedoni aperti) e con un continuo miglioramento del quadro clinico con scomparsa delle lesioni papulo-pustolose al termine del protocollo. Inoltre la “texture” della pelle in genere appare migliorata, probabilmente per un effetto di fotopeeling.

Alcuni studi su casi clinici di acne trattata con TFDc evidenziano un follow up di due anni e una possibilità di recidive intorno al 20%, in particolare in pazienti con lesioni localizzate oltre al volto anche al dorso; in questi per stabilizzare i risultati, è stato necessario intervenire con altre due sedute di TFDc sempre a distanza di due settimane l’una dall’altra. I buoni risultati ottenuti anche in considerazione, per il paziente, del positivo rapporto rischi/benefici confortano nella scelta di questa metodica nel trattamento dell’acne. Inoltre la TFDc nel trattamento di questa patologia presenta una serie di vantaggi, quali: